Mobilità e assistenza a domicilio
Oggi l’Italia ha più di 13 milioni di abitanti oltre i 60 anni, di cui 2,6 milioni oltre gli 851. Il concetto di "invecchiare bene" diventa una priorità e l'invecchiamento non deve essere un freno all'autonomia delle persone.
Con l'invecchiamento della popolazione si sviluppano sempre più forme di assistenza a domicilio: la maggioranza dei cittadini preferisce adattare la propria casa piuttosto che andare a vivere in una struttura assistenziale specializzata2.Tuttavia, tale scelta non deve essere un ostacolo alla salute. Infatti, circa un terzo delle persone di 65 anni ed oltre che vive in casa cade ogni anno. Le cadute sono la principale causa di morte per trauma per questa fascia di popolazione.
È importante vivere in un ambiente funzionale e protetto, in modo da conservare la propria mobilità e la propria autonomia in casa il più a lungo possibile. Le soluzioni sono numerose:
- adeguare il proprio appartamento, che si tratti del salotto (poltrone "subito in piedi"), della camera (letti medicali, tavolini da letto, cuscini cervicali) del bagno (sedili da bagno, barre di appoggio, alza WC) ;
- aiutare le persone a muoversi quotidianamente (stampelle, rollator, deambulatori, ecc.).
Molti di questi equipaggiamenti ed accessori sono dispositivi medici regolamentati da norme nazionali ed europee, che possono inoltre essere rimborsati, su prescrizione medica, dalla previdenza sociale, dalle mutue o dalle casse pensioni, a seconda del paese di residenza.